IMPRONTE VEGETALI – Arte ceramica contemporanea
Novembre 15, 2019a cura di Mara Ruzza
promossa dall’Assessorato alla Cultura, Comune di Padova
Ex Macello Via Cornaro, 1 Padova
dal 2 giugno al 1 luglio 2018
La terra è un immenso giardino, di biblica memoria. Il “verde” non è soltanto respiro della natura, è luogo di filosofia, riassume una cosmogonia e insieme un modello di società. Purtroppo, oggi, il progresso tecnologico sembra aver trascurato, calpestato e sacrificato il “giardino” alla modernità del cemento e del petrolio.
Ma la Natura non ci sta. Vuole voce, esige rappresentazione, non si lascia soffocare, uccidere, dimenticare. L’energia vitale trova spazio, la vegetazione spontanea irrompe là dove non te l’aspetti, germoglia, cresce, respira, colonizza.
L’esposizione pensata e curata da Mara Ruzza vuole proporre una riflessione sul tema, accoglie e presenta opere di riconosciuti maestri ceramisti contemporanei che in una fascinosa impollinazione di suggestioni esprimono il rapporto tra contesto urbano e Natura che si impone e prorompe riappropriandosi di spazi, luoghi, ambienti, angoli, a formare un”giardino urbano” anarchico e vitale, sorprendente e inarrestabile.
Impronte, orme, resilienze, la Natura lascia il segno, dimenticata si ripropone, avvilita rompe le barriere dei muri chiusi, dilaga, ricolonizza la terra antropizzata, vive. L’esposizione trasporta nella magica atmosfera di un paesaggio scultoreo ricco di diversità e spunti di riflessione, induce a “Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel cavo della mano e l’eternità in un’ora” (W. Blake).
Nella suggestiva architettura pre-industriale dell’ex Macello, luogo ideale per ospitare una mostra di arte ceramica d’autore di così ampio respiro, saranno i giardini a farla da protagonista: dall’eleganza di quelli effimeri di porcellana, la singolarità di quelli di pietra, quelli spirituali ed i verticali.
Ricerche e sperimentazioni ad alto livello tecnico creano un percorso suggestivo con terre sigillate, bucchero, affumicature, estrusioni e intarsi, smalti, impronte a fuoco, esplosioni fiorite, forme organiche vegetali, rizomi a lustro. Terre raffinate e fragili porcellane che dialogano con elementi naturali, ferro, cemento, spago, resina, residui di plastica, allestendo paesaggi, lavori originali, poetici ed evocativi.