Fluire del ritmo colore

Dicembre 11, 2019 Off Di M

Installazione di una sequenza di 8 fogli di pittura su acetato ciascuno cm. 77X103 che collegati fra loro sono lasciati sull’acqua a galleggiare – come pittura che si concretizza sulla superficie dell’acqua – ritmo di colore nel fluire del fiume.

DELARSIRLO’, (De l’art sur l’eau) sul fiume tra ponte della Specola e ponte di Corso Milano, Padova 2010
MOSTRA E ASTA DI BENEFICENZA PRO ALLUVIONATI, Agorà Centro Culturale S.Gaetano, Padova 6-11 marzo 2011

La sequenzialità, presentazione separata di stadi distinti di una stessa azione pittorica globale, è una successione aperta e suscettibile di estensione, metamorfosi continua come il fluire delle acque; scansione, successione di momenti “significativi” che portano alla formazione di una pittura che si trasforma, processo infinito.
Nel “Fluire del ritmo colore” i diversi punti di vista determinano l’opera osservata che può essere: pittura che nasce dal fiume, dall’acqua, concretizzando metaforicamente in forma e colore gli “elementi”che l’attraversano, prima uno, poi via via gli altri che si susseguono, mescolano, a formare una infinita catena di eventi. Oppure, in senso inverso, la materia si dissolve nell’acqua, gli eventi sono distinti in “elementi” pittorici, bagliori e riflessi, comunque geografie del vivere quotidiano.
La transitorietà, il movimento nella trasformazione, in forma metaforica nel ritmo della pittura, nel confronto con il reale, la natura urbana.

L’opera nell’acqua – i fogli trasparenti galleggianti, – ha dovuto adattarsi e convivere con il sistema di chiuse che regola l’afflusso delle acque in città in un periodo difficile come quello delle abbondanti piogge che hanno provocato proprio in quei giorni l’esondamento in alcune zone di Padova.
I fiumi in piena hanno fatto sì che i canali cittadini fossero all’asciutto. La città è protetta, il Piovego in secca – la pittura ha raccolto il fango dalle acque terrose che si sono consolidate nei suoi segni, aggiungendo nuovi significati. I diversi abbassamenti di livello che hanno portato a scaricare tantissime alghe e rifiuti organici urbani che navigavano sopra e sotto l’opera, segnandola nel loro percorso.
L’opera ha vissuto e partecipato al tempo della città e attraverso le acque che ramificandosi formano reti di relazioni, il tempo e lo spirito del luogo hanno contribuito a renderla diversa e unica ogni giorno dell’esposizione.

A marzo 2011 uno dei fogli è stato battuto e venduto all’Asta d’Arte di Beneficenza, al Centro Culturale S. Gaetano di Padova.